Salerno ha probabilmente origini etrusche, come testimoniato da una necropoli etrusco-campana rinvenuta nella zona di Fratte. Salernum cioè tra il Salum (mare) e l’Irno cioè il fiume che attraversa la città. Compare nella storia campana a partire dal 197 a. C. come colonia campana per contrastare i Picentini.
Fu conquistata nel 476 da Odoacre , da Teodorico e nel 541 da Totila.
Dal 646 fu parte del Ducato di Benevento e quando il ducato si frazionò divenne capitale di un principato indipendente . Raggiunse lo splendore e la ricchezza con Guaimario V (1027-52). Nel 1076 la città fu assediata da Roberto il Guiscardo e difesa dal principe Gisulfo II. Roberto era sposato con Sighelgaita, sorella di Gisulfo. Nella primavera del 1077, esaurita ogni risorsa, Gisulfo cedette le armi dopo ottanta giorni di assedio all’interno del Castello Arechi. Roberto elevò Salerno a capitale dei suoi domini col titolo di ducato .Il massimo splendore giunse grazie alla fama della Scula Medica Salernitana.
La città ospitò il Papa Gregorio VII in esilio. I fasti della corte normanna ne fecero la città più importante del regno nel continente dopo la capitale Palermo. Fu distrutta dall’imperatore Enrico VI nel 1194 e si risollevò soprattutto grazie a Giovanni da Procida e alla costruzione del porto (Molo Manfredi). La decadenza arrivò in epoca svevo-angioina. Nel 1419 fu data in feudo ai Colonna, poi agli Orsini, ai Sanseverino ed infine ai Grimaldi.
Nel Risorgimento fu attiva anche per i moti cilentani del 1828. Dal 1944 fu sede del governo regio dell’Italia occupata dagli Alleati che vi erano sbarcati nel settembre precedente nella piana di Pontecagnano.
I bombardamenti precedenti allo sbarco causarono grossi danni al centro storico e con la ricostruzione si è accentuato l’aspetto moderno dei quartieri siti di fronte al mare.