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31 Dicembre, 2022

Il Sinco

Nel 1983 una famiglia Napoletana parte in vacanza su una nave da crociera. A bordo, il capofamiglia, Emilio Salvatore, si lascia prendere dai tanti divertimenti e passatempi classici delle serate da crocieristi. Fu proprio giocando a Bingo che il signor Emilio si accorse che questo gioco somigliava alla italianissima Tombola. Colpo di genio, intuizione e creatività napoletana hanno fatto tutto il resto. Il signor Emilio unendo la Tombola al gioco americano creò un nuovissimo gioco da tavola dove cinque erano le combinazioni vincenti. Riferendosi poi alla lingua Spagnola, lo chiamo Sinco. A Sinco si gioca con le carte napoletane. Un gioco di famiglia, che diverte grandi e piccoli. Per la prima produzione, il Signor Emilio decise di dare scatole del gioco con l’immagine sua e della sua famiglia in conto vendita a pochissimi commercianti / amici napoletani. Il successo fu immediato ed il Sinco spopolò nei negozi di giocattoli rendendo la famiglia Salvatore miliardaria.

Ma come si gioca a Sinco? Ebbene ci sarà un conduttore, cioè colui che ripartirà la domma raccolta dalla vendita delle cartelle nei cinque diversi contenitori: Centro, Poker, Angolo, Rombo e Sinco. Sarà a questo punto che inizierà la vera partita. Il conduttore, mischiando le carte, le scopre una ad una ed i concorrenti copriranno con una fiche lo stesso segno nella cartella. Chi per prima copre il centro riceverà la posts del centro e così via via per gli altri premi.

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